La mano di un Angelo mi salvò la vita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 


Questo salvataggio avvenne piú di 30 anni fa
e a solo pochi intimi l'ho raccontato negli anni.

Avevo 11 anni, da scugnizziello decisi di marinare la scuola,
e lo feci da solo: nessuno volle partecipare.

Bighellonavo in una zona deserta presso la scuola,
e nei pressi di un dirupo vedevo gli operai,
le gru dall'alto che costruivano i giganteschi piloni
della tangenziale di oggi.
Mi misi a pancia giú steso a guardare a 3 metri dal dirupo
alto circa 50 metri, ma la superficie era inclinata e coperta da sassolini
dopo un pó cominciai a scivolare verso il burrone.
Cercavo di annaspare con le mani,
ma afferravo solo sassolini;
ricordo che guardavo sgomento il ciglio del burrone
che si avvicinava scivolando.

Ad un certo punto, senti da dietro una mano
che afferavva il mio polpaccio destro.
Ricordo ancora la stretta delle dita, e la pressione del pollice sul polpaccio:
mi arrestó la caduta.

Mi girai convinto di trovare un salvatore...
ma trovai il mio polpaccio avvolto perfettamente a spirale
dall'unica e robusta edera presente,
perfettamente avvolto.

Io ricordo bene la sensazione della mano,
risalii mi sciolsi e corsi via da ragazzino 13enne spaventato e sorpreso.
Ma sapevo che Dio, un Santo o come ora credo,
il mio Angelo mi avesse afferato con la mano la gamba,
e fu solo il primo di altri pochi, ma decisivi salvataggi,
che fece, nella mia vita.

Io oggi non faccio una bella vita,
sono giovane e solo,
e a volte, purtroppo mi dico,

"Ti ringrazio mio Angelo Custode,
ma salvarmi per vivere cosi...".

Scusate l'amaro finale,
ma comunque gli angeli esistono
credetemi.

Testimonianza ricevuta nel Dicembre 2005
Bruno da Napoli

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