Apparizione di un Angelo Custode

 


A
vevo circa quattro anni,
quando un pomeriggio,
mentre ero nella mia culla,
mia nonna Marianna cercava di farmi addormentare
con la sua ninna nanna.

Quel giorno, a differenza degli altri, si addormentò anche lei,
ma non si svegliò più perche' fu colpita da un infarto.

Al mio risveglio vidi un medico che visitava la nonna stesa sul letto,
e non ricordo altro.
I miei genitori mi consideravano troppo piccolo
e cercarono di distrarmi in tutti i modi,
per non farmi partecipare ai funerali.

Nei giorni a seguire,
chiedevo con insistenza ai miei genitori
dove fosse andata mia nonna,
dato che non la vedevo piu' in casa
e non capivo ancora il significato della morte.
Alle mie richieste veniva risposto
che la nonna era andata al cimitero
e che non poteva piu' tornare da me.

Io allora preso dallo sconforto
iniziai a chiamare ogni giorno mia nonna,
urlando dal balcone di casa;
le chiedevo ad alta voce di tornare da me
perche' mi mancava tanto
e perche' non capivo cosa avesse da fare al cimitero
per cosi' lungo tempo.

Trascorsero pochi giorni e accadde qualcosa di straordinario.

Durante una notte,
mi svegliai dal sonno e mi girai nel letto
per cambiare posizione.
Fu allora che vidi,
accanto a me,
un bambino in ginocchio intento a pregare.

 

 

Quel bambino non era fatto di materia
ma di luce rossa.
La sua figura era contornata di trattini luminosi rossi
che erano fonte di luce immensa
ed il suo corpo sebbene fosse visibile era fatto di aria.

Io fui preso dallo spavento
e con un urlo svegliai i miei genitori che accorsero subito da me.
Tutto svanì in un attimo
e quando raccontai loro l'accaduto mi dissero,
per farmi coraggio,
che avevo sognato.

Per qualche giorno mi convinsi anch'io di aver sognato,
visto che non sapevo darmi una spiegazione di quanto fosse accaduto,
finche' dopo pochi giorni
accadde ancora qualcosa di straordinario.

Ero con alcuni miei amici a giocare nei pressi di casa,
quando fui attratto da cartacce buttate per la strada.
Era come se una voce interiore mi dicesse di andare a vedere.

Cosi' feci,
e tra quelle cartacce trovai la foto di mia nonna,
che i miei familiari avevano distribuito ai parenti
in occasione dei funerali.
Raccolsi quella foto, ormai sporca,
la pulii e la portai a casa dandola a mio nonno,
il quale, dopo avergli raccontato l'accaduto,
a stento riusci' a trattenersi dal piangere.

 

Fu allora che capii che quel bambino era un Angelo,
inviato da mia nonna a vegliare su di me.
Fu da allora che iniziai a credere negli Angeli e nell'Aldila'.

Da allora lascio sempre aperto il mio cuore ai defunti cari,
che a volte mi hanno parlato attraverso i sogni di cose
che poi mi sono accadute realmente.

Da allora cerco sempre di vivere con gioia,
nella Grazia del Signore,
pregando per tutti i bisognosi,
rispettando ed aiutando il prossimo.

Da allora riesco ad avvertire,
nella vita di tutti i giorni,
anche negli eventi apparentemente casuali,
segnali della presenza degli Angeli.

Portero' sempre nel mio cuore
il ricordo di quel bambino angelico di luce rossa,
che pregava per me,
e che mi ha insegnato ad avere Fede e a pregare.

 

Testimonianza ricevuta il 22 Agosto 2006
Claudio, 43 anni, da Roma

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