Dialoghi con l'Angelo

 

Nell'interessante libro Talking with Angels
(in italiano Dialoghi con l'Angelo)
l'artista ungherese Gitta Mallasz,
riporta una serie di dialoghi
ricevuti e registrati a Budapest,
durante la Seconda Guerra Mondiale.
Quattro artiste riuscirono ad incontrarsi regolarmente
in quei tempi terribili,
mentre i nazisti si avvicinavano alla loro città,
testimoniando la voce di Angeli
che parlano attraverso
una di loro.
L'intensità del contatto
e la qualità dell'informazione
quasi brucia le pagine;
percezioni che risuonano di verità.
Al di sopra di tutto c'è l'insistente domanda degli Angeli:

"Cosa c'è di più naturale che il parlare insieme?"



Sono arrivato a credere,
vivendo certe cose di persona,
che saper comunicare con gli Angeli
è un nostro retaggio naturale.
Qualcosa ha interferito,
ad un certo punto del passato dell'umanità,
ci siamo separati da questi esseri
e dai loro preziosi consigli.
E' evidente che durante la preistoria
del nostro pianeta,
ci furono tempi in cui gli Angeli
erano largamente conosciuti.
Nell'ultima parte del ventesimo secolo
abbiamo non solo dimenticato,
ma anche disconosciuto
la realtà di questi esseri.
Tuttavia molte cose stanno cambiando.
Sta sorgendo un'enorme interesse
per i regni celesti
sia in America che in Europa,
e questo, negli ultimi anni
è uno dei segni più evidenti
dell'emergere del movimento spirituale.
Più di ogni altra cosa,
questo induce la gente
a guardarsi dentro.
Gli Angeli possono talvolta
essere severi,
ma sempre maestri gioiosi
e guide sempre presenti
se invocati con mente aperta
e cuore sincero.


Nel libro A Handbook of Angels
(C.W.Daniel, Eng.lang. Edition, Svizzera, 1988),
il medico olandese H.C. Moolenburgh,
ha collezionato numerose
splendide storie vere,
vissute dai suoi pazienti,
che lo portarono a credere
nell'esistenza degli Angeli.
Egli consiglia di considerare questa metafora:

Noi umani siamo come dei sub
che si arrabattano
aggirandosi sul fondo dell'oceano
quasi completamente ignari
che sulla superficie
esistono linee aeree,
telefoniche e radio
per mezzo delle quali
i nostri Angeli
fanno del loro meglio
per darci tutto il sostegno
di cui abbiamo bisogno.
Forse, suggerisce il dottore,
veniamo persino tirati su,
ogni notte
e ritorniamo freschi
al mattino.
Quando muoriamo,
veniamo tirati su
per sempre.
Poi dimentichiamo tutto,
ma Moolenburgh afferma
che c'è una buona ragione
anche per questo.


Per evolvere
abbiamo bisogno
di dimenticare
altrimenti rimarremmo
"... come bambini sopraffatti
dalla grandezza
dei nostri Fratelli maggiori".

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