WildThing
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Inserito il - 02/07/2006 : 10:12:58
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Il karma e la reincarnazione
"Per l'anima non vi � nascita n� morte. La sua esistenza non ha avuto inizio nel passato, non ha inizio nel presente e non avr� inizio nel futuro. Essa � non nata, eterna, sempre esistente e primordiale. Non muore quando il corpo muore." (Bhagavad-gita 2:20)
Pu� sembrare che ci� che si pensa su ci� che succede dopo la morte non sia cos� importante, e che ci� che veramente conta sia solo come si vive qui e adesso. Ma che dire se le due cose fossero strettamente connesse? Che dire se ci� che si fa ora influisse in modo determinante sul futuro e le mie attivit� del passato avessero ora i loro effetti? Con un'analisi approfondita, inoltre, si pu� osservare che lo stile di vita nelle diverse culture del mondo si pu� facilmente mettere in relazione al concetto che ciascuno ha della vita dopo la morte.
Spesso � proprio questo che modella l'intera impostazione culturale. Sebbene i particolari della trasmigrazione dell'anima, la reincarnazione, siano differenti da religione a religione, le basi scientifiche di questo credo o i princ�pi su cui si fonda, sono gli stessi. In sostanza il concetto � che la forza vitale, o l'essenza che distingue un corpo vivente da uno morto, sopravvive alla morte del corpo; bisogna passare di corpo in corpo, proprio come in questa vita si passa dall'infanzia all'adolescenza e dall'adolescenza alla vecchiaia, fino a quando non si raggiunge la perfezione, vale a dire la relazione di puro amore per Dio che rende coscienti della propria posizione originale. Fino a che non saremo abbastanza puri e desiderosi di ricongiungerci a Dio, torneremo pi� e pi� volte a prendere nuovi corpi materiali al fine di purificare appunto la nostra coscienza da tutti i desideri di natura materiale.
La legge di causa ed effetto, conosciuta nella letteratura vedica come "legge del karma" e simboleggiata nella Bibbia dalla frase "ci� che semini raccoglierai", accompagna logicamente il concetto di reincarnazione. Spesso confuso con una specie di punizione, il karma, propriamente compreso, � un sistema didattico dal quale si pu� trarre insegnamento; se si fanno le cose giuste, tutto andr� bene, mentre se si fanno cose sbagliate tutto andr� male; cos� � possibile imparare dai nostri errori. Spesso l'apprendimento � sottile quindi, anche se non ricordiamo gli errori commessi nelle vite precedenti, saremo guidati naturalmente verso il progresso, o il regresso, secondo i desideri e le attivit� del passato. Il fatto che non si possano ricordare le attivit� del passato non dimostra affatto che non esistano. D'altro canto chi ricorda le prime parole di questo articolo? Gli scettici sostengono che la reincarnazione � la speranza di chi non riesce ad accettare la morte. Molti non desiderano per� reincarnarsi, ma cercano di perfezionare le loro vite in vista di un obiettivo al di l� del mondo materiale.
Esistono anche parecchie ricerche che suggeriscono che la reincarnazione sia pi� di una speranza. Ian Stevenson, dell'Universit� della Virginia, ha raccolto numerose testimonianze secondo le quali molte persone sostengono di ricordare vite precedenti. In molti casi bambini hanno dato indicazioni sufficienti ad identificare una famiglia precedente. L'ipotesi che queste persone possano davvero aver trovato la famiglia giusta �, alcune volte sostenuta da segni particolari congeniti, o caratteristiche che erano presenti nel corpo precedente. Anche nel mondo della scienza, Einstein, Stromberg, Edison, ecc..., erano sostenitori della dottrina della reincarnazione, e i primi filosofi dell'antica Grecia ne erano ardenti sostenitori e la spiegavano in termini di ragione e di logica. Socrate, Platone e Pitagora non sono che pochi tra i grandi pensatori che sostennero la verit� della reincarnazione. La scienza considera molto importanti le relazioni di "causa" nel mondo fenomenico. Ogni evento fenomenico ha la sua causa, ed ogni causa avr� il suo effetto; questa � la terza legge di Newton. Le scienze spirituali, specialmente i Veda, allargano questa concezione anche alla vita morale e spirituale dell'uomo. Anche le religioni occidentali lo sostengono. "Ci� che uno semina raccoglie"; oppure "Chi di spada ferisce, di spada perisce", ecc.
Le conseguenze delle scelte passate condizionano la vita presente, come un giocatore si trova la partita vinta in mano, ma � comunque libero di giocarla in diversi modi. Ci� significa che il viaggio dell'anima da un corpo ad un altro � guidato dalle nostre scelte.
La reincarnazione e le religioni del mondo
Proprio come gli hindu e i buddisti accettano la dottrina della reincarnazione, cos� tutte le tradizioni religiose l'hanno accettata in tempi diversi. Gli antichi Egizi e i Greci la accettavano come un fatto della vita, mentre i Druidi arrivavano a prestare denaro pensando di riaverlo in una vita futura. Gli indiani d'America, gli aborigeni australiani e molte trib� africane includono la reincarnazione nei loro credo. L'idea, pienamente accettata da Ebrei ed Esseni, era largamente diffusa ai tempi di Ges�, e ha continuato ad essere popolare tra gli Ebrei europei fino alla fine del Medioevo, tra gli Ebrei Cassidici e mistici, presso i quali � conosciuta come gilgul ed � spiegata abbastanza in profondit� in varie opere cabalistiche.
I Drusi, di origine musulmana, non solo credono nella reincarnazione ma considerano le memorie delle vite passate una cosa normale, anche se fino a poco tempo fa era loro vietato di parlarne al di fuori del loro popolo. Il concetto di reincarnazione � decisamente una componente anche nel primo Cristianesimo; ci� nonostante molti cristiani moderni tendono a considerare l'idea come una buffa superstizione. I padri della Chiesa Cristiana, comunque, testimoniano che le reincarnazione era parte del pensiero cristiano primitivo. Per esempio, nel terzo sec. d.C., Origene che era considerato secondo solo ad Agostino per la sua influenza durante i primi tempi della Chiesa, scrisse nella sua opera Sui principi:
"A causa di una certa inclinazione verso il male di alcune anime, esse perdono le ali e prendono corpo, prima sotto forma di uomini; quindi a causa dell'associazione con la passione irrazionale, dopo il periodo assegnato con la forma umana, essi si trasformano in bestie, forma dalla quale passano poi alla forma di piante. Restano in queste diverse forme di corpi fino a quando non saranno degni di essere riportati alla loro posizione spirituale."
Con il tempo, quando la teologia cristiana inizi� a cambiare, l'idea della reincarnazione divenne sinonimo di eresia, e nel 553 d.C., nel secondo Concilio di Costantinopoli, l'Imperatore Giustiniano proclam� il suo anatema contro Origene: "Se qualcuno dovesse proclamare che l'anima trasmigra da un corpo ad un altro che sia maledetto". Questo pose fine ad ogni disquisizione seria sulla trasmigrazione dell'anima nella cristianit� organizzata.
La conclusione vedica
Secondo i Veda, che danno informazioni pi� dettagliate e scientifiche sulla trasmigrazione dell'anima, la forza vitale � legata al corpo nella stessa misura in cui il corpo � legato ai vestiti che indossa o alla casa in cui abita. Quando un vestito sta stretto o la casa � piccola li cambiamo. La scienza spiega che nel corso di sette anni tutte le cellule del corpo cambiano, quindi il corpo di sette anni fa, non � pi� lo stesso, difatti basta... guardarsi allo specchio. La nostra mente e la nostra personalit� subiscono, nel corso della vita, cambiamenti altrettanto radicali. Eppure, nonostante questi cambiamenti, su un altro livello (quello spirituale) siamo sempre gli stessi, siamo sempre la stessa persona. Che cos'� questo livello pi� profondo e fondamentale che continua in mezzo a tanti mutamenti? L'anima.
Il vocabolo 'personalit�' deriva dal latino persona, che in origine indicava la maschera indossata dagli attori sulla scena. La maschera aveva le caratteristiche del personaggio interpretato, mentre l'attore restava anonimo. Anche noi, usando stratagemmi simili alle maschere, camuffiamo la nostra vera identit� con i trucchi e le apparenze del ruolo che stiamo interpretando. Le nostre reali personalit� sono nascoste. Sfortunatamente chi sceglie di ignorare il messaggio di Dio, cos� com'� rivelato dalle Sacre Scritture, tende a perdere di vista la differenza tra la vera personalit� e la personalit� materiale, che � la maschera che stiamo indossando attualmente, ma che ci verr� tolta alla fine di questo show, con la morte. Siamo tanto identificati con questa parte, che non riusciamo pi� a vedere nient'altro. Per� c'� chi decide di ritrovare la propria vera identit� nascosta, cercando di portare la propria attenzione sull'elemento spirituale che sta sotto alle apparenze esteriori. Cos� riuscendo ad eliminare tutti gli strati della maschera della falsa identificazione materiale, possiamo scoprire il vero attore che c'� sotto: un'anima, che per 'vera' natura � piena di conoscenza, di felicit� ed � eterna servitrice di Krishna, Dio, la Persona Suprema.
(da 'Hare Krishna' Italia)
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