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 La morte di mia madre.

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
allegra Inserito il - 19/04/2009 : 18:57:30
La morte di mia Madre
Era ormai vicino il giorno in cui ella sarebbe uscita da questa vita, giorno che tu conoscevi mentre noi lo ignoravamo. Per tua disposizione misteriosa e provvidenziale, avvenne una volta che io e lei ce ne stessimo soli, appoggiati al davanzale di una finestra che dava sul giardino interno della casa che ci ospitava, l� presso Ostia, dove noi lontani dal frastuono della gente, dopo la fatica del lungo viaggio, ci stavamo preparando ad imbarcarci.
Parlavamo soli con grande dolcezza e, dimentichi del passato, ci protendevamo verso il futuro, cercando di conoscere alla luce della Verit� presente che se tu, la condizione eterna dei santi, quella vita cio� che occhio non vide, n� orecchio ud�, n� mai entr� in cuore d'uomo (cfr. 1 Cor 2, 9).
Ce ne stavamo con la bocca anelante verso l'acqua che emana dalla tua sorgente, da quella sorgente di vita che si trova presso di te. Dicevo cose del genere, anche se non proprio in tal modo e con queste precise parole.
Tuttavia, Signore, tu sai che in quel giorno, mentre cos� parlavamo e, tra una parola e l'altra, questo mondo con tutti i suoi piaceri perdeva ai nostri occhi ogni suo richiamo, mia madre mi disse: "Figlio, quanto a me non trovo ormai pi� alcuna attrattiva per questa vita.


Non so che cosa io stia a fare ancora quaggi� e perch� mi trovi qui. Questo mondo non � pi� oggetto di desideri per me. C'era un solo motivo per cui desideravo rimanere ancora un poco in questa vita: vederti cristiano cattolico, prima di morire. Dio mi ha esaudito oltre ogni mia aspettativa, mi ha concesso di vederti al suo servizio e affrancato dalle aspirazioni di felicit� terrene. Che sto a fare qui?"
Non ricordo bene che cosa io le abbia risposto, in proposito. Intanto nel giro di cinque giorni o poco pi� si mise a letto con la febbre. Durante la malattia un giorno ebbe uno svenimento e per un po' di tempo perdette i sensi. Noi accorremmo, ma essa riprese prontamente la conoscenza, guard� me e mio fratello in piedi presso di lei, e disse, come cercando qualcosa: "Dove ero?"
Quindi, vedendoci sconvolti per il dolore, disse: "Seppellirete qui vostra madre.". lo tacevo con un nodo alla gola e cercavo di trattenere le lacrime. Mio fratello, invece, disse qualche parola per esprimere che desiderava vederla chiudere gli occhi in patria e non in terra straniera. Al sentirlo fece un cenno di disapprovazione per ci� che aveva detto. Quindi rivolgendosi a me disse: "Senti che cosa dice?". E poco dopo a tutti e due: "Seppellirete questo corpo, disse, dove meglio vi piacer�, non voglio che ve ne diate pena. Soltanto di questo vi prego, che dovunque vi troverete, vi ricordiate di me all'altare del Signore".
Quando ebbe espresso come pot� questo desiderio, tacque. Intanto il male si aggravava ed essa continuava a soffrire.
In capo a nove giorni della sua malattia, l'anno cinquantaseiesimo della sua vita, e trentesimo della mia, quell'anima benedetta e santa se ne part� da questa terra.
Io credo senza incertezza
e affermo che per le tue preghiere,
madre,
Dio mi ha concesso l'intenzione
di non proporre,
non volere, non pensare,
non amare altro
che il raggiungimento della verit�.

S.Agostino






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