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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
marial
Inserito il - 21/06/2009 : 11:30:18 <<Questo � un racconto tratto dalla vita di un ragazzo che ha incontrato Gesu' nell'anno 1986>>"""""""Spicca tra gli altri ragazzi dell'oratorio nella squadra PGS OR.SA. dei giovanissimi. Suo punto di riferimento � il padre,l a persona che secondo lui piu'si avvicina a Gesu' per bont�,generosit�, capacit� di perdonare.Genzano di Roma 2 Giugno 1986. Finale nazionale PGS della sua categoria.Ultimi minuti di gioco e.....calcio di rigore per la squadra Or.Sa di Barcellona di Sicilia che ha vinto finora tutte le partite.Emozione!....Tocca proprio a Francesco tirare: rincorsa,tiro a effetto,goal! E si ritrova campione nazionale PGS. Ma Francesco, e tutti lo sapevano,era anche campione nella vita semplice di tutti i giorni,con il suo sorriso timido e un temperamento tranquillo e riservato. Aveva un Amore grande per il suo oratorio,dove trascorreva buona parte del tempo libero,dedicandosi allo sport(il calcio....e guai a toccargli la sua juventus) e alle attivit� formative.E' un ragazzo dal si' facile,spontaneo e sincero. Ogni giovane come me ha delle aspirazioni,altrimentisarebbe gi� vecchio.Penso che se Gesu' mi chiamasse io lo seguirei, perch� � difficile dire di no a Lui.Aveva un carattere timido, geloso dei suoi sentimenti,tanto che era una bella fatica avicinarlo e sopratutto scrutarne le emozioni. Ma bastava entrare in contatto con lui che il ghiaccio si scioglieva e un bel sorriso spuntava sulle labbbra. Riusciva a esprimere una grande carica e una gran voglia di vivere. lo Sport che praticava con entusiasmo e impegno riusciva a fargli perdere l'innata timidezza che lo distingueva e faceva sprigionare la gioia cristallina che aveva dentro, sempre, sia che perdesse, sia che vincesse. a scuola non sempre le cose andavano benissimo.A volte c'era qualche insufficienza,che tuttavia non bastava, bench� gli dispiacesse, a fargli perdere la serenit� del volto e del cuore.""Ce la far�",si ripeteva.E dobbiamo dire che ce l'ha sempre fatta.Spuntava nel pomeriggio all'oratorio con l'immancabile pezzo di pane tra i denti e un gran sorriso sulle labbra. Un cuore sensibile con dentro tanti valori.Conservo dentro me molti valori e fra questi il piu' impegnativo e il piu' importante � la mia famiglia.Scrive ancora in un quaderno di terza media: "Io, ogni sera, prima di coricarmi, prego il Signore di aiutarmi e darmi la forza di continuare a vivere degnamente." Era una perenne carica di ottimismo, di grande lealt� nel gioco e nella vita.,odiando la falsit� e il gioco pesante. Non ha fatto grandi cose, ma ha dato la sau disponibilit� a tutti quelli che chiedevano il suo aiuto., senza tanti sbandieramenti,con la generosit� tipica di un quindicenne.Anche lui, come il coetano e amico oratoriano Santino Calabr� nell'estate del 1986 si incontrava con Cristo sull'asfalto della strada in un tragico incidente con il suo scooter. ""Grazie Francesco che ora ci guardi dal cielo con tutti gli Angeli di luce come te.