-Meditazione angelica-

Come parlare, vedere, sentire, ridere con gli Angeli:


"Il processo di Grazia"

Gioia,
umorismo e saggezza
sono solo tré dei doni angelici.
Nel momento in cui entrerete in contatto col vostro angelo,
potrete godere gli agi della sua compagnia.
In questa sezione sono riportati i passaggi base
necessari per stabilire il contatto
e dare avvio a una celestiale conversazione
a tu per tu.


Per un diverso tipo di contatto un po' più frivolo,
potrete consultare l'Oracolo Angelico.
E' al tempo stesso una lista delle classi di angeli
«specializzati», disponibili a collaborare con gli esseri umani
e un divertente e utile strumento di divinazione.


Le tecniche spiegate di seguito (meditazioni, visualizzazioni ed esercizi)
sono state sviluppate in collaborazione con gli angeli
e sull'esperienza di esperti parapsicologi in vari studi di ricerca degli Stati Uniti.
In ognuna di esse vi è il tocco di un'ala angelica.
All'inizio ci si è affidati completamente
alle istruzioni che venivano fornite dagli esseri di Luce.
Successivamente, attraverso l'esperienza maturata nel corso di numerosi seminari,
si è affinato il metodo che oggi è offerto,
in Italia attraverso queste pagine.
Il nome di tale metodo è:
IL PROCESSO DI GRAZIA


Esso si compone di cinque fasi:

  • Mettere radici
  • Liberare se stessi
  • Allinearsi
  • Conversare
  • Godere della presenza angelica!


Nessun passaggio è meno importante di un altro.
L'incontro col proprio angelo è un evento gioioso,
fonte di piacere, delizia, amore;
ma è anche un momento di grande rilievo,
simile al matrimonio per l'amore e la dedizione
che questo rapporto esige.

 

Operazioni preliminari

Poiché molti degli esercizi vengono eseguiti a occhi chiusi,
è consigliabile inciderli su nastro magnetico,
in modo da non doversi interrompere per consultare queste pagine.
Prima di registrare, leggeteli due o tre volte
per afferrarne il senso e il ritmo.
Non è necessario enumerare i singoli passaggi,
ma accertatevi di lasciare tempo sufficiente
per l'esecuzione di ciascuno di essi.

Tenete a portata di mano un quaderno e una penna.
Sarà bene destinare il quaderno unicamente ai messaggi
e alle conversazioni angeliche.
Potete anche utilizzare una penna speciale,
con l'inchiostro del vostro colore preferito.
Questi particolari, apparentemente insignificanti,
sono un segno di rispetto per l'incontro angelico
e facilitano il passaggio dalla dimensione quotidiana
a quella celeste (la quinta dimensione).

Con il progredire della vostra relazione angelica
potreste sentire il desiderio,
già messo in atto da molte altre persone,
di utilizzare il computer per le trascrizioni.
Qualunque sia il mezzo utilizzato (penna o computer)
ricordate di apporre la data all'inizio di ogni messaggio.

A comunicazione finita, se lo desiderate,
potete aggiungere un breve titolo
che ne sintetizzi il contenuto.
Vi sarà utile per tenere a mente i punti fondamentali
di ciascuna trasmissione e ne renderà più agevole
la consultazione a distanza di tempo.

 

L'importanza della scrittura

Una delle ragioni per cui insistiamo
sull'importanza della trascrizione dei messaggi angelici
è che dapprincipio si è portati a liquidare quanto emerge
come frutto della propria mente.
Nei prossimi giorni,
troverete indicazioni dettagliate
su come spazzare via i dubbi al riguardo.

Scrivere, su carta o su dischetto,
è un modo per conservare le parole fino al momento in cui
sarete in grado di distinguere chiaramente
la voce del vostro angelo.

La scrittura trattiene le tracce
di questo tenero rapporto,
preserva il ricordo della sua graduale evoluzione.
La rilettura a distanza di tempo dei messaggi
arricchirà la vostra vita con l'amore e la chiarezza
tipici delle voci angeliche.

Inoltre, l'accuratezza e l'intuito di questi messaggi
vi lascerà stupefatti.

 

Altri mezzi di comunicazione

Non vogliamo con questo dire
che la scrittura sia l'unico modo
per comunicare col vostro angelo.
Per alcune persone il rapporto con l'angelo
non si esprime a parole,
ma piuttosto attraverso un flusso di sensazioni,
colori,
immagini,
o attraverso la musica.

Cercate di prenderne nota così come si presentano.
Teza, artista e scultrice,
riceve i messaggi del suo angelo
sotto forma di immagini che lei disegna
sul suo quaderno angelico.
Poi medita su di esse e traduce le meditazioni in parole.
In qualunque forma si presentino,
tenete una traccia delle informazioni ricevute.

Scrivere o disegnare è una forma di riconoscenza,
di accettazione del dono.
Sotto questo aspetto gli angeli sono molto simili
agli esseri umani:
la riconoscenza è per loro uno stimolo a dare di più.

Ricordate che la parola angelo significa
«messaggero».
Parole,
disegni,
musica o sensazioni
che sorgono spontanee nella vostra mente
sono tutti messaggi angelici.

Alcune persone considerano gli angeli esterni a sé,
una diversa forma di vita;
altri pensano a loro come a un aspetto della divinità che è nell'uomo.
Qualu que sia la vostra posizione,
le tecniche per entrare in contatto con gli angeli
sono sempre le stesse.
Come nello spazio interstellare
non ha senso parlare di sopra o sotto,
così nel regno angelico non esistono
«dentro» e «fuori».
Ogni cosa è collegata e si compenetra.

Raccomandiamo di leggere lentamente questa parte.
Eseguite gli esercizi nell'ordine in cui sono elencati,
ripetete ogni esercizio
finché non vi diventa familiare.

Ogni gradino poggia su quello precedente;
in tal modo si gettano le solide fondamenta
necessarie alla comunicazione.
Anche se siete tentati,
non correte avanti,
saltando qualche passaggio.

Completate il lavoro illustrato in ciascun passaggio.
In tal modo sarete ben preparati per gli esercizi
che vi attendono in quello successivo.

Datevi tempo, assaporate ogni passo lungo la via.
Non c'è fretta,
gli angeli non guardano l'orologio.
Godetevi gli esercizi,
avvicinatevi a essi con la giocosità di un bambino.

Non preoccupatevi se alcuni vi sembreranno
insoliti, o stravaganti.
Questo è un viaggio d'esplorazione,
alla scoperta delle vostre potenzialità di comunicazione
profonda e affettuosa,
non soltanto con gli Angeli ma con chiunque
sia parte della vostra vita.
Non si è mai troppo giovani per parlare agli Angeli,
nè troppo vecchi.

Si può invece essere troppo seri.
Chiudete gli occhi,
e immaginate ora,
in questo preciso istante,
che il vostro Angelo vi stia facendo
il solletico sui fianchi.
Sorridete?
Ridacchiate?
Ottimo,
ora siete pronti per proseguire.


Continua...
Continua la lettura...

 

 

 

 

Gli Angeli tra noi...