Invocazione
dell'Angelo Guaritore
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Adesso evochiamo un angelo
guaritore da mettere accanto
ad una persona ammalata.
Pensate ad una persona ammalata alla quale volete portare aiuto.
Se non avete una persona ammalata verso cui dirigere questa
meditazione, pensate ad un ospedale che conoscete e alla persona
che in questo momento in quell’ospedale è più
grave.
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Fate tre respiri lenti
e profondi.
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Immaginate la persona
che volete aiutare.
Immaginatela distesa in un letto tutto bianco
al centro di una stanza.
È una stanza un po’ in penombra.
Non c’è niente altro nella stanza, c’è
solo il letto
al centro con questa persona sdraiata.
Ha gli occhi chiusi e riposa. Voi volete aiutare questa persona,
voi volete portarle soccorso, sollievo, guarigione, benessere.
Voi siete lì in quella stanza, a circa 2 metri dal letto.
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Siete lì e osservate
la persona malata.
E le inviate dei pensieri d’amore, cose molto semplici:
“Voglio che tu guarisca, io ti voglio bene, voglio che tu
migliori”.
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Adesso chiedete ad un
angelo Guaritore di arrivare e mettersi
accanto alla persona malata. È questione di un attimo e l’angelo
è già là tra voi e la persona malata e vi volta
le spalle.
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L’angelo raccoglie
il vostro desiderio di guarigione.
Immaginate il vostro desiderio di guarigione per la persona malata,
come un raggio dorato che parte dal vostro cuore e va a toccare
le
spalle dell’angelo. Quel sottile raggio luminoso è
il vostro pensiero
il vostro augurio amorevole verso la persona malata.
Toccato dal vostro pensiero amorevole, l’angelo si attiva.
Il vostro piccolo raggio luminoso è come se lo accendesse.
Attivato dal vostro desiderio amorevole di guarigione,
l’angelo risponde e inonda di luce la persona ammalata.
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L’angelo splende
come un faro e riversa una luce viola ,
la luce viola della guarigione sulla persona ammalata.
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Tutto il letto, tutta
la persona lì distesa risplendono,
nella luce viola che parte dall’angelo.
Tutta la stanza risplende della luce viola la luce di Dio e verde,
la luce della guarigione.
Tutte le cellule della persona ammalata assorbono
la luce viola e si equilibrano.
Si modificano, assumono l’impronta del raggio della salute,
dell’armonia.
Un sottile filo lega voi all’angelo, questo filo è
l’amore
verso la persona ammalata.
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Adesso voi potete anche
allontanarvi da quella stanza.
Ma l’angelo rimarrà là, l’angelo non si
allontanerà
da quella stanza perché è un angelo guaritore e quello
è il suo compito.
Fino a quando in voi ci sarà un pensiero amorevole
nei confronti della persona ammalata,
questo pensiero amorevole toccherà l’angelo e l’angelo
risplenderà
di luce e di energia risanante e, se nel destino di quella
persona non c’è la guarigione immediata, la creatura
angelica
lavorerà perché ci sia la comprensione, l’accettazione,
la liberazione dalla sofferenza.
Adesso immaginate di uscire da quella stanza
che rimarrà inondata di luce con l’angelo che rimarrà
lì presente fino a quando voi desidererete la guarigione
di quella persona l’angelo porterà il suo aiuto.
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Ora, lentamente, prendete
coscienza del vostro copro fisico,
del vostro respiro e riaprite gli occhi.
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