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Pubblicato il 14-03-2007
La forza dell'abbraccio: un gesto che può cambiare la vita

Intervista a Pietro Abbondanza che sta diffondendo in Italia il movivento Free Hugs, abbracci liberi, e divulgando una nuova visione della realtà, spirituale senza essere religiosa.

Pietro Abbondanza è il creatore, nel 2003, del sito www.stazioneceleste.it un punto di riferimento per l'informazione sulla nuova spiritualità che ospita circa 2.500 visitatori giornalieri, ideatore del sito www.abbracciliberi.it, ha dato un importantissimo contributo alla diffusione dell'iniziativa del Free Hugs in Italia.
Dal 2001 ha avuto un risveglio spirituale di coscienza e in conseguenza di ciò ha lasciato il lavoro da ingegnere per dedicarsi attraverso la rete alla divulgazione informazioni su un diverso modo di percepire tutto ciò che sentiamo fuori e dentro di noi, frutto di una nuova visione "spirituale" ma non religiosa della realtà.

Da chi è nata l'idea del fenomeno abbracci?
L'idea è nata in Australia da Juan Mann, un giovane che ha avuto l'ispirazione di andare in giro con un cartello con la scritta Free Hugs (abbracci liberi), questa iniziativa è stata però boicottata dalla polizia e dalla amministrazione locale che ne ha vietata la campagna di diffusione. La cosa sorprendente è che nel giro di pochissimo tempo 10.000 persone hanno firmato una petizione per chiedere di annullare il provvedimento. Nel settembre 2006 il filmato sugli abbracci di Juan Mann viene messo on-line sul sito www.youtube.com raggiungendo in un mese 4 milioni download, a quel punto molti lo hanno emulato e il movimento degli abbracci si è diffuso nel mondo.

Tu come ne sei venuto a conoscenza?
Una mia amica inglese mi ha inviato il video, io mi sono subito entusiasmato di questa iniziativa e poiché in Italia non si era ancora divulgata ho pensato di farla partire a Milano coinvolgendo il mio amico Alberto, che di mestiere fa il mimo, in modo che, grazie alla sua esperienza di contatto con il pubblico, sarebbe stato più facile per lui donare abbracci a gente sconosciuta

Quando hai iniziato la tua prima esperienza di abbracciatore e come è andata?
La prima volta che sono andato munito di cartelli è stato il 22 ottobre a piazza Duomo a Milano, ma in quella occasione ho abbracciato poco perché ho trascorso quasi tutto il tempo a filmare Alberto. La volta successiva ho voluto fare in prima persona l'esperienza e ho lasciato che un amico ci filmasse. All'inizio ho provato un po' di imbarazzo e avevo anche il timore che nessuno potesse rispondere favorevolmente alla mia offerta di farsi abbracciare, ma poi dopo il primo abbraccio, ho rotto il ghiaccio, e tutto è diventato più facile e da li è iniziata la mia grande carriera da "abbracciatore". Alla fine di quella mia prima giornata passata a regalare abbracci mi sono sentito felice e soddisfatto per quello che ciò che avevo dato e ricevuto. Ora che sono diventato un abbracciatore "senior" mi capita di andare anche da solo ad abbracciare perché ormai riesco a farlo in qualsiasi circostanza senza alcun imbarazzo.

Cosa hai provato nell' abbracciare degli sconosciuti?
La sensazione particolarissima che si prova già dal momento in cui uno sconosciuto ti si avvicina a braccia aperte è quella di incontro con l'altro, un incontro che rompe all'istante qualsiasi barriera e che non te lo fa più percepire come sconosciuto ma come un amico.

Come hanno reagito le persone?
Le persone hanno reagito subito bene, in tantissimo hanno accolto la nostra offerta abbracciandoci, per alcuni invece eravamo trasparenti, ci passavano davanti e non ci vedevano, (purtroppo nella loro realtà queste cose non succedono), ma la gran parte di quelli che non si sono fatti abbracciare hanno comunque accolto la nostra iniziativa con un sorriso. Questo, a mio parere, è la cartina tornasole di un'umanità, che sta risvegliando la propria coscienza planetaria e che sta gettando le basi per un mondo di domani che non potrà che essere, a mio giudizio, migliore.
In questa epoca, che secondo gli occhi di tv e giornali sembra immerso nel caos più totale, ogni abbraccio donato è un piccolo seme di questa nuova umanità… Tanti piccoli semi trasportati da un lieve e caldo vento di gioia, pace e speranza per un mondo migliore.

Come hai diffuso questa iniziativa?
Grazie alla news-letter del mio sito www.stazioneceleste.it. Dopo il primo appuntamento di Milano ho realizzato un video l'ho pubblicato su youtube ed ho inviato il link al video agli oltre 6000 iscritti alla new-letter, il video che è stato accolto positivamente ed in tanti è scattata la voglia di fare in prima persona l'esperienza, questo mi ha portato a realizzare www.abbracciliberi.it un sito tutte dedicato all'iniziativa del Free Hugs con informazioni, testimonianze e il calendario per coloro che vogliono organizzare nella proprio città delle giornate dedicate agli abbracci. Ed è stato un successo e nel giro di pochissimo tempo in più di 30 città italiane si sono regalati abbracci.

Oggi questo fenomeno è presente in tutta Italia, qual è la città più "abbracciosa"?
A livello mondiale l'Italia come si colloca e si posiziona?...

continua...

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